I social e le notizie false sono come cibo spazzatura per la mente: ecco perché servono relazioni vere e pensiero critico.
Ti sei mai chiesto cosa mangia la mente di tuo figlio? Pensa a una giornata qualunque. Colazione, scuola, compiti, un po’ di TV e poi lo smartphone. Tra un video divertente e una notizia “incredibile” letta al volo su un social, tuo figlio o tua figlia si riempie la testa di contenuti come fossero snack: veloci, colorati, ma spesso… vuoti. Proprio come le merendine confezionate, gustose all’apparenza, ma se ne abusi, fanno male.
La psicologa Amy Dawel lo spiega così: la mente dei bambini va nutrita come il corpo. Se insegniamo ai piccoli a mangiare frutta e verdura per crescere sani, dovremmo anche aiutarli a scegliere “cibo buono” per la mente. E invece, troppo spesso, lasciamo che si nutrano di scrolling infinito, like, e notizie false che alimentano paura, ansia e disorientamento. Oggi, tanti bambini si sentono stanchi, tristi, confusi. Non per colpa loro, ma perché vivono in un mondo che li bombarda di stimoli, spesso negativi. La salute mentale, proprio come quella fisica, si costruisce giorno per giorno. E ogni “pasto mentale” conta.
Una piramide alimentare per la mente
Amy Dawel ha ideato una sorta di piramide mentale, una guida per capire cosa fa bene e cosa fa male alla psiche dei più piccoli.
Ecco come funziona. Alla base ci sono le relazioni reali, quelle con genitori, amici, compagni di scuola. Giocare insieme, parlare, ridere. Sono i pasti principali della mente. Nel mezzo ci sono le sfide motivanti. Imparare a suonare uno strumento, risolvere un puzzle, allenarsi a calcio. Questi stimoli rinforzano l’autostima e la resilienza. In cima ci sono le emozioni positive, come la curiosità, la gratitudine, la gioia. Bastano piccole cose. Un tramonto, un gioco condiviso, una storia letta insieme. Da limitare assolutamente sono i social media. Come gli zuccheri, possono dare un momento di piacere, ma in eccesso generano dipendenza, invidia, isolamento. Da evitare senza ombra di dubbio le fake news. Sono come cibo avariato, sembrano appetitose ma avvelenano la mente, confondono, spaventano.
Per aiutare i bambini a mangiare bene non serve essere psicologi. Bastano alcune semplici abitudini quotidiane, parlate insieme di ciò che vedono online. Aiutali a distinguere notizie vere da quelle false. Create momenti “offline”: passeggiate, giochi da tavolo, chiacchiere a tavola. Insegnate il pensiero critico: chiedi “chi lo ha detto?”, “perché lo ha scritto?”, “è una fonte affidabile?”.

Una piramide alimentare per la mente – notedicioccolato.it
Dai l’esempio, anche i genitori dovrebbero limitare scroll e fake news. I bambini imparano più da ciò che vedono che da ciò che sentono. Attenzione, rischi reali. Troppi social e fake news possono causare: ansia e paura costante, difficoltà di concentrazione, isolamento sociale, visione distorta del mondo.
Come il junk food per il corpo, anche le “informazioni tossiche” lasciano strascichi. La prevenzione, qui, è tutto. non solo mente, ma futuro. Coltivare la salute mentale da piccoli significa costruire adulti più equilibrati, sicuri e empatici. E tutto parte da noi: genitori, insegnanti, educatori. Prova a pensarci come a un menù: ogni giorno, offri ai tuoi figli un po’ di tempo insieme, una sfida costruttiva, una risata vera. E limita le “merendine digitali” che riempiono ma non nutrono. Perché la mente, proprio come il corpo, ha fame di buone abitudini. E noi siamo i cuochi.